Frisina, Grazia

Dopo aver lasciato, ma mai dimenticato, la sua terra d’origine, la Sicilia, che ha plasmato l’animo di cultura araba, bizantina, normanna e riempito gli occhi di cielo e mare mediterraneo, e, dopo aver lasciato, ma mai dimenticato, l’altra sua terra d’adozione, l’elegante e austera città di Torino, che ha saputo formarla negli studi e nel rigore sabaudo, ora vive in Toscana, in una conca di fertili e gentili colline, profilate da snelli cipressi. Facendo suo il significto letterale della parola “scuola”, dal greco scholé, che significa tempo libero, curiosità, momento che si ha per fare ciò che più sta a cuore, senza fretta e con piacere, ha insegnato, per vari anni, a ragazzi di molte età, imparando anche da loro il confronto, la sperimentazione e la restituzione. Tra le numerose pubblicazioni si ricordano Innesti (2016), vincitrice Contropremio Carver 2018 e l’ultima raccolta Pietra su Pietra (2021). È presente, con alcuni suoi componimenti, in varie riviste letterarie nazionali e internazionali.

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